Concorso "cronisti di classe" de La nazione

Partecipazione 3H della scuola "Pescetti"

I cronisti in erba della classe 3 H della scuola seccondaria di I grado G. Pescetti partecipano quest'anno, coordinati dalla prof.ssa Morini, al Concorso cronisti in classe del quotidiano La Nazione di Firenze. 

L'articolo, che riportiamo di seguito, può essere consultato e votato registrandosi alla pagina dedicata https://lanazione.cronistinclasse.it/ e visitando la sezione "Articoli".

Tutti noi ragazzi abbiamo passioni, interessi e obiettivi che cerchiamo di realizzare per dare un senso alla nostra vita. Riflettendo su cosa ci entusiasma abbiamo scoperto che molti di noi praticano sport, dal calcio alla pallavolo, dal nuoto al basket, alle arti marziali. Ci impegniamo non solo perché fa bene alla salute o perché speriamo di diventare degli atleti di successo, ma perché nel farlo proviamo tante emozioni positive. Alcuni di noi amano la musica, altri il disegno o la scrittura, sperando in futuro di diventare fumettisti, illustratori o autori di libri.

Qualcuno si dedica alla cura degli animali e vorrebbe diventare un bravo veterinario; c’è chi ama cucinare, chi è attratto dai motori, chi dalle nuove tecnologie e dai videogiochi, chi desidera diventare medico o infermiere per aiutare gli altri.

Tutti comunque siamo d’accordo che, nel seguire la nostra passione, ci sfoghiamo e liberiamo la mente dalle preoccupazioni.

Con il passare del tempo, però, gli interessi possono cambiare e i sacrifici da affrontare sembrano diventare insostenibili.

Gli impegni scolastici aumentano, per cui spesso c’è chi decide di mollare tutto, perdendo fiducia in se stesso e negli altri.

È allora che è facile scoraggiarsi e dire: «Vorrei… ma non posso». Noi invece crediamo che occorra prendere esempio da coloro che hanno coltivato la propria passione fino in fondo, cercando di superare le difficoltà, e hanno raggiunto grandi risultati.

Per questo motivo abbiamo voluto incontrare l’atleta paralimpico Simone Ciulli che, raccontandoci la sua storia, ci ha fatto riflettere sul tema della disabilità. Abbiamo capito che quelli che noi consideriamo punti deboli possono diventare punti di forza.

La disabilità e la diversità possono essere vissute come una risorsa, un’opportunità per la realizzazione delle proprie passioni, come vantaggio e non come svantaggio. Alla fine della nostra chiacchierata, Ciulli ci ha lasciato un bel messaggio: «Se avete una passione, vivetela fino in fondo. La vita è una sola e vale la pena darsi da fare per realizzare ciò che piace». Perciò, dobbiamo cambiare prospettiva e di fronte agli ostacoli che incontriamo e incontreremo sulla nostra strada dobbiamo credere in noi stessi, pensando «Vorrei ma… posso!».

Pubblicato il 06-03-2023